Troppo frequentemente veniamo a conoscenza di avvenimenti spiacevoli, più o meno gravi, aventi come sede il luogo di lavoro.

La maggior parte delle volte ne è causa il mancato rispetto delle norme di sicurezza circa l’incolumità della struttura da parte dei gestori e operatori di un’azienda.

L’idoneità generale dell’ambiente di lavoro dovrebbe essere considerata un dogma.

Ancora oggi, purtroppo, non ci si rende conto di quanto anche il minimo segnale di “non sicurezza” possa essere pericoloso per coloro che operano all’interno di uno stabile. Danni o guasti di piccola entità che vengono trascurati, sommandosi con il tempo, possono causare situazioni irreversibili per il personale, oppure, nella migliore delle ipotesi, far ricevere rimproveri e sanzioni legate al mancato rispetto delle normative, fornendo così una gravante economica, oltre che di immagine, all’azienda.

I danni causati alle scaffalature dei magazzini fanno parte dei guasti che vengono spesso sottovalutati. A dimostrazione di ciò si ha il fatto che in diversi stabilimenti viene promossa la manutenzione fai-da-te in presenza, ad esempio, di un montante compromesso: martello alla mano (o qualsiasi altro tipo di strumento “adatto” e facilmente reperibile), qualche colpo in contrasto al danno ed è tutto apparentemente risolto; oppure si procede attraverso bricolage di metallo nella parte contusa di una struttura. Questo tipo di procedimento, come tanti altri, è definibile in qualsiasi modo, fuorché sicuro e all’avanguardia.

In questo articolo avremo modo di definire la varie cause del fenomeno che riguardano i danni alle scaffalature e le soluzioni per poterlo prevenire o, nel caso, risolvere in tempi brevi.

 

COME POSSONO DANNEGGIARSI LE SCAFFALATURE?

Diverse possono essere le cause colpevoli di un sinistro alle scaffalature.

Una tra quelle più frequenti, essendo strutture dedicate al posizionamento dei pallet, sono legate al contatto con i mezzi incaricati a svolgere le operazioni di stoccaggio delle merci, poiché si trovano appunto in magazzini in cui vi è un elevato traffico di carrelli elevatori e personale. Una mancata attenzione da parte di uno di essi, ad esempio nel posizionare la merce o nell’avvicinamento ai montanti, può provocare un danno più o meno grave a seconda della forza dell’urto e dal punto di contatto tra i due corpi. Il tutto può essere incentivato da un insufficiente spazio nel corridoio che limita le manovre di lavoro.

Altri tipi di danneggiamento sono provocati da un eccessivo carico dei ripiani sopra i quali si dispongono i pallet. Ogni scaffalatura ha una portata di carico massima che va rispettata se non si vuole andare incontro a deformazioni dell’acciaio della stessa o al suo cedimento. Situazioni come la precedente, o la presenza di danni in corrispondenza dei piantoni, nell’ipotesi peggiore, potrebbero causare un effetto domino nei confronti di tutte le altre scaffalature, coinvolgendo così l’intero magazzino in una catastrofe.

Non sempre ci si rende conto a vista d’occhio di queste anomalie, quindi risulta idoneo effettuare un controllo periodico, tramite tecnici competenti, in modo tale da tenere monitorata la situazione e garantire soprattutto la sicurezza ai dipendenti sul luogo di lavoro.

Per questo, noi della Ros Italia, proponiamo sempre ai nostri clienti di poter prendere in carico l’ispezione annuale secondo normativa Uni en 15635-15629, in modo da tenere maggiormente monitorata la situazione nel magazzino.

 

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QUALI CONTROLLI PERIODICI VANNO EFFETTUATI

I controlli periodici sulle scaffalature sono regolati dalle normative UNI-EN 15629 e UNI-EN 15635. Entrambe forniscono le indicazioni per la corretta cura delle attrezzature di immagazzinaggio, ma in particolare nella normativa 15635 viene menzionata la responsabilità da parte dell’azienda di effettuare dei check-up completi sulle strutture di stoccaggio della merce ad intervalli periodici.

“L’UTILIZZATORE DOVREBBE CONSIDERARE CHE VERIFICHE REGOLARI DELLA STRUTTURA DELLA SCAFFALATURA DEVONO ESSERE CONDOTTE DURANTE IL SUO CICLO DI VITA […]  AL FINE DI ASSICURARE CHE OGNI DANNO CHE NECESSITA DI UN INTERVENTO IMMEDIATO SIA ELIMINATO CELERMENTE […]”

-UNI EN 15635:2009

Generalmente si ha la tendenza ad intervenire nel momento in cui già son presenti un gran numero di danneggiamenti, pratica che noi della Ros sconsigliamo, in quanto ignorare per lungo tempo diversi tipi di danni in punti differenti della struttura, potrebbe causare il collasso della stessa.

Le ispezioni periodiche vanno effettuate una volta ogni 12 mesi e devono essere condotte da un ente terzo esterno, autorizzato e competente. Quest’ultimo svolgerà sul campo le procedure di controllo di ogni aspetto caratterizzante i sistemi di stoccaggio.

Il tutto dovrà poi essere inserito in un verbale nel quale verranno indicate le strutture idonee e quelle invece sulle quali dovranno essere applicate le procedure di intervento, accompagnate da fotografie esplicative. Questo documento dovrà essere conservato dall’azienda nel caso vi siano controlli da parte di autorità legislative del settore.

 

CLASSIFICAZIONE DEI DANNI E RIMEDI

Facendo sempre riferimento alla normativa UNI-EN 15635, i danni alle scaffalature vengono classificati con il colore “verde”, “ambra” e “rosso” corrispondenti rispettivamente a danni di bassa, media e grave entità.

Nel dettaglio, un danno classificato come “verde” richiede semplicemente un monitoraggio periodico della struttura poiché essa viene considerata ancora idonea alla sua funzione. Un danno di livello “ambra”, o più comunemente detto “giallo”, necessita di un intervento entro e non oltre 30 giorni dal suo rilevamento ed è fondamentale liberare la scaffalatura dal carico sovrastante, fino a quando il componente compromesso non viene ripristinato. Infine, per quanto riguarda il livello “rosso” è tassativo segregare e limitare l’accesso alla zona limitrofa ed intervenire tempestivamente alla risanazione del sinistro.

La gravità di un danno fornisce quindi informazioni circa il limite di tempo entro il quale è necessario provvedere alla ripristinazione tramite intervento. In base alla tipologia di danno, invece, è possibile optare per due soluzioni di manutenzione: la sostituzione o la riparazione delle scaffalature.  Entrambe sono contemplate dalla normativa UNI-EN 15629, all’interno della quale viene detto che “[…] OGNI DANNO OCCORSO SIA RIPARATO O OGNI COMPONENTE DANNEGGIATO SIA SOSTITUITO CON NUOVE PARTI IDENTICHE DELLO STESSO PRODUTTORE” (UNI-EN 15629).

La sostituzione è applicabile a tutti i tipi di danno e ad ogni marca o tipologia di scaffalatura, anche se risulta una procedura invasiva, dispendiosa e di lunga durata. La riparazione, invece, presenta un solo limite nei confronti della scaffalatura “scatolata” ( chiusa su tutti i lati ) poiché su di essa non è possibile intervenire, ma per quanta riguarda tutti gli altri tipi di scaffalature, risulta più immediata, economica ed ecosostenibile rispetto alla sostituzione: non vi è utilizzo di ulteriore materiale e non vi sono spese di smontaggio e scarico della scaffalatura da ripristinare, il che, oltretutto, permette di risparmiare tempo.

Ogni azienda, ovviamente, ha la cura di decidere quale possa essere la soluzione più idonea da adottare, secondo idee ed esigenze soggettive.

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RIFLESSIONI FINALI SUI DANNI ALLE SCAFFALATURE

In vista di tutto ciò, possiamo concludere il discorso dicendo che occuparsi della sicurezza delle scaffalature non è una questione opzionale, ma doverosa se non obbligatoria. Comporta attenzione da parte degli operatori e soprattutto dai responsabili eletti ed incaricati a tale supervisione.

Non sarebbe necessario arrivare al punto di dover effettuare lavori di manutenzione frequenti se si avesse l’accortezza di applicare le dovute protezioni alle strutture del magazzino, come per esempio le installazioni di protezioni in matrice plastica-elastica, che riducono il tasso di danneggiamenti e forniscono una copertura maggiore sull’indennità della struttura e su coloro che vi operano all’interno.

Noi della Ros Italia, fornendo sicurezza per magazzini industriali a 360°, sensibilizziamo i responsabili della manutenzione o sicurezza a prestare sempre la massima attenzione su tutto quello che succede all’interno degli spazi lavorativi sensibili.

Per questo, rimaniamo costantemente disponibili ad un consulto o ad un sopralluogo gratuito in ogni parte d’Italia.

 

Articolo redatto da Dora Laribi